A seguito delle revisioni apportate con la legge di bilancio 2018, il credito d’imposta si presenta come una nuova frontiera d’investimento nel settore della formazione. Gli incentivi sono rivolti alle imprese che compiono azioni di investimento nella formazione del personale, in particolare per il consolidamento dei processi di innovazione tecnologica, come indicato nel Piano Nazionale “Industria 4.0”.
A beneficiare delle nuove misure saranno le aziende, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, che avvieranno attività di formazione nel periodo d’imposta successivo al 31/12/2017. Ma non tutte le attività di formazione saranno agevolabili.
È opportuno, quindi, che esse si riferiscano agli ambiti espressamente richiamati dalla legge di bilancio e che siano definite con contratti collettivi aziendali o territoriali. In accordo con le disposizioni dell’Allegato A della stessa legge di bilancio, le azioni formative agevolabili devono rientrare negli ambiti elencati, ovvero: vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione. La misura dell’incentivo è pari al 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo dell’azione formativa, con un importo massimo annuale di 300 mila euro per beneficiario. Il credito d’imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi fino alla conclusione dell’utilizzo.
L’aiuto dovrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione nel modello F24, a decorrere dal periodo d’imposta successivo al sostenimento dei costi. L’attestazione dovrà essere allegata al bilancio.