Resto al Sud è un incentivo a “sportello” che sostiene la nascita di iniziative imprenditoriali giovanili, con un programma di spesa massima di 200 mila euro (ogni soggetto può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro).

La misura è promossa dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno ed è gestito da Invitalia, l’agenzia nazionale, di proprietà del Ministero dell’Economia, per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, finalizzata ad incentivare la crescita economica.

Le iniziative riguardano la produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, pesca, servizi alle imprese e alle persone, turismo.

Possono richiedere l’incentivo le persone di età compresa tra i 18 e 35 anni, limite alzato agli under 46, che:

  • siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  •  non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non siano titolari di altra attività di impresa attiva;
  • non risultino già beneficiari di altre agevolazioni nazionali nell’ultimo triennio.

Possono presentare la domanda di finanziamento anche: i liberi professionisti, le società, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 luglio 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni dopo l’esito positivo dell’istruttoria.

Resto al Sud finanzia:

  • interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (max. 30% del programma di spesa);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • programmi ICT;
  • altre spese utili all’avvio dell’attività (max. 20% del programma di spesa).

Le agevolazioni consistono in un finanziamento a copertura del 100% delle spese (35% a fondo perduto e 65% tramite finanziamento bancaria garantito dal Fondo di garanzia per le PMI).