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CORSO DI

LE GIORNATE PNEUMOLOGICHE IRPINE. LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON MALATTIE RESPIRATORIE CRONICHE

Dal 01/12/2017 al 02/12/2017

Erogato fuori sede

Sede: Virginia Palace Hotel, Via Rivarano snc
83024 Monteforte Irpino (AV) – Tel: 0825 681902

SCHEDA DEL CORSO

OBIETTIVI FORMATIVI
Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute con acquisizione di nozioni tecnico-professionali

RAZIONALE SCIENTIFICO

Le patologie respiratorie croniche rappresentano la principale causa di decesso nel mondo, ed è previsto un ulteriore incremento da oggi fino al 2020.

ASMA BRONCHIALE
L’Asma Bronchiale è una delle più comuni patologie croniche in tutto il mondo. La prevalenza dell’asma, variabile a seconda dei Paesi dall’1% al 18% è in aumento negli ultimi anni sia negli adulti che nei bambini come conseguenza di una maggiore sensibilizzazione atopica. In Europa attualmente la prevalenza dell’asma raggiunge il 5,9% interessando più di 7 milioni di persone e in particolare in Italia si stima che l’asma bronchiale interessi il 4,1% degli adolescenti e il 4,5% della popolazione totale.
E’ una causa importante di assenza da scuola e dal lavoro.
Viene modernamente definita come un’alterazione cronica infiammatoria delle vie aeree responsabile dei sintomi associati ad una estesa, ma variabile, ostruzione del lume bronchiale e dall’aumento della reattività bronchiale a molteplici stimoli.
L’obiettivo principale della revisione delle linee guida GINA effettuata nel 2006 è stato quello di focalizzare l’attenzione sul controllo della malattia piuttosto che sul livello di gravità.
Le linee guida raccomandano che gli adeguamenti della terapia vengono effettuati tenendo conto di questo obiettivo. Il raggiungimento di questo obiettivo ne ha determina una riduzione della mortalità.
Una percentuale crescente di pazienti, fino al 10%, risulta affetta da “asma grave” una condizione non controllata dalle terapie inalatorie più comunemente utilizzate e ai massimi dosaggi o asma il cui controllo viene perso in seguito alla riduzione del dosaggio dei farmaci impiegati. In Italia circa 300000 pazienti soffrono di asma grave.
Solo un adeguato e continuo trattamento farmacologico può evitare che questa malattia diventi irreversibile e finisca nella complessa patologia delle broncopneumopatie croniche ostruttive.

BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA
La Broncopneumopatia cronica ostruttiva nel 2020 costituirà nel mondo la quinta malattia più frequente e la terza causa di morte caratterizzata da ricadute sociali, economiche e personali notevoli. Partendo da un maggior approfondimento dell’assetto fisiopatologico della malattia è importante stabilire la fase di transizione tra normalità e malattia e identificare i pazienti a rischio di progressione. Il paziente con BPCO, non trattato o non adeguatamente trattato presenta una serie di sintomi (dispnea, tosse, espettorazione) che gli impedisce di vivere una vita normale. Anche le normali e piccole attività quotidiane diventano spesso ostacoli insormontabile per l’insorgere di una a volte ingravescente.
La ridotta tolleranza allo sforzo del paziente BPCO è dovuta all’instaurarsi di un circolo vizioso per cui il paziente riduce l’attività fisica a causa della dispnea, quindi tende a perdere trofismo e forza dei muscoli periferici. Questa spirale negativa si rinforza anche attraverso fattori concausali quali ansietà e depressione.
Il paziente sviluppa quindi disabilità, perdita dell’autonomia, limitazione nelle attività quotidiane, riducendo talvolta drammaticamente la propria qualità di vita.
La riabilitazione respiratoria riduce i sintomi, incrementa la capacità di lavoro e migliora la qualità della vita nei soggetti con patologie respiratorie croniche anche in presenza di alterazioni strutturali irreversibili.
E’ una patologia caratterizzata da una limitazione al flusso delle vie aeree non completamente reversibile. I broncodilatatori sono farmaci essenziali ed efficaci su diverse componenti della malattia stessa. Questo perché una parziale ma significativa broncodilatazione è dimostrabile in un’elevata percentuale di pazienti con BPCO. L’attuale scenario terapeutico mette a disposizione dello specialista Pneumologo molte opzioni: LAMA o LABA in monoterapia e in associazioni fisse. Molti studi hanno dimostrato la capacità di questi farmici in associazioni fisse di ridurre il rischio di riacutizzazioni che rappresentano un evento di importanza determinante nella progressione della BPCO incidendo sulla morbilità, sulla qualità di vita e sulla mortalità.
Nella pratica clinica l’approccio alla terapia farmacologica della BPCO si basa su un progressivo incremento del numero di farmaci raccomandati sulla base della presenza e della gravità dei sintomi indipendentemente dal grado di riduzione della funzionalità respiratoria.
Alla terapia farmacologica gioca un ruolo fondamentale per questi pazienti la riabilitazione respiratoria in quanto un programma globale di riallenamento allo sforzo riduce i sintomi, incrementa la capacità di lavoro e migliora la qualità della vita nei soggetti con patologie respiratorie croniche anche in presenza di alterazioni strutturali irreversibili.

INTERSTIZIOPATIE POLMONARI
Per interstiziopatia polmonare, o malattia interstiziale polmonare (o anche pneumopatia infiltrativa diffusa o pneumopatia interstiziale; sigla ILD dall’inglese Interstitial Lung Disease si intende un quadro anatomopatologico costituito da un’alterazione dell’interstizio polmonare causata da un’infiammazione polmonare diffusa, che spesso progredisce fino alla fibrosi, con lesioni del tessuto di rivestimento degli alveoli polmonari, ovvero quella parte dei polmoni che ne rappresenta l’impalcatura, il tessuto di sostegno con compromissione degli scambi gassosi. Il termine interstiziopatia polmonare viene utilizzato per descrivere queste patologie indipendentemente dal fatto che il processo morboso abbia origine dall’interstizio o da altre localizzazioni nell’ambito del parenchima polmonare. Prese singolarmente, le patologie sono piuttosto rare, ma insieme rappresentano la causa più frequente di malattia polmonare cronica non ostruttiva, e costituiscono il 15-20% di tutte le malattie croniche del polmone. Sono state contate più di 200 diverse forme di queste malattie, con cause, prognosi e terapia che possono variare notevolmente. E’ pertanto fondamentale un preciso riconoscimento diagnostico di ciascuna di queste malattie.

Il medico di Medicina Generale deve essere messo in grado di poter accedere a conoscenze oggi indispensabili per una migliore capacità diagnostica e di indirizzo terapeutico per queste patologie.

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