Per sviluppare una salute mentale di comunità – parte integrante della salute e del benessere generale – che continui a garantire percorsi di prossimità, così come previsto dai Piano Nazionale Ripresa e Resilienza nella Mission 6 relativa alla “salute”, appare indispensabile, prima di tutto, promuovere processi di innovazione organizzativa e clinica.

A più di quarant’anni dalla riforma psichiatrica e a vent’anni dall’ultimo Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale, la realtà sociale ed epidemiologica del nostro paese è profondamente cambiata.

Inoltre, serve più che mai oggi, un attento orientamento operazionale, soprattutto per tutte le figure professionali che entrano con nuove energie nella rete dei servizi pubblici, ed un riferimento certo alle evidenze scientifiche ed alle buone prassi, nel terreno di un confronto tra gli scenari nazionali e quelli internazionali. Molti bisogni speciali caratterizzano la domanda di assistenza e le istanze di una popolazione più eclettica e più fluida che si rivolge ai servizi per la tutela della salute mentale.

Per citare solo alcuni di questi mutamenti epocali, parliamo dell’immigrazione, degli esordi psicopatologici, delle poliaddiction, dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, dei disturbi di personalità, delle problematiche della disforia di genere, della depressione che coinvolge sempre più l’età evolutiva e giovanile, etc.

A tali nuove istanze vanno aggiunte le problematiche di continuità età evolutiva-età adulta, alla luce del rilievo epidemiologico e psicopatologico assunto dai Disturbi dello spettro autistico, dall’ADHD, dai Disturbi Gravi di personalità, anche nell’emergenza determinata dal recente periodo della pandemia da COVID-19.

L’aumento delle patologie dell’adolescenza deve farci interrogare sulle nuove frontiere su cui confrontarsi e costruire una salute mentale del futuro.

Il lavoro sulle linee di indirizzo per le problematiche appena descritte e relative alle aree più importanti di impegno e di interesse per la salute mentale e per gli interventi psicosociali redatte dalla Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, sono l’occasione e rappresentano una opportunità di guida e di formazione per nuove e vecchie generazioni e che potranno dare impulso alla programmazione di servizi più dinamici e più aperti alle esigenze del futuro.

RESPONSABILE SCIENTIFICO

Giulio Corrivetti