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CASE HISTORY - EVENTI

Il Vino del Tuffatore

Il  territorio campano vanta un  patrimonio culturale/archeologico/artistico/religioso ed enogastronomico di rilevanza mondiale che trova massima espressione in siti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. 
Molti di questi siti d’immenso valore sono,  spesso, trascurati, sconosciuti o persino abbandonati, semplicemente perché “esclusi” dai grandi circuiti turistici.

Il territorio campano, infatti, è dotato di tutte le risorse necessarie e opportune a intercettare un numero sempre crescente di turisti; molto probabilmente, uno dei freni principali a questo sviluppo sistemico può essere ricercato in un’assenza di costante, robusta e proattiva progettazione di eventi, percorsi e processi di sviluppo integrato del patrimonio turistico del territorio.

L’idea alla base del format “Il Vino del Tuffatore” è dunque quella di accrescere le visite al Parco archeologico di Paestum e nello specifico al Museo al fine di consegnare ai turisti un’esperienza di straordinaria degustazione enogastronomica all’interno di uno scenario di straordinaria bellezza archeologica.

Breve descrizione del format
Come è strutturato il format?

2 giornate di archeologia ed enogastronomia.

I giornata -> Vivere il Museo tra archeologia (interventi di rappresentanti del mondo archeologico nella sala cella) e enogastronomia (degustazione di  vini di diverse cantine nella sala santuari).
II giornata -> Visita guidata del direttore del Museo
degustazione di vini di cantine provenienti da tutta Italia – presentazione guida AIS – consegna premio Il Vino del Tuffatore.

I EDIZIONE

La Prima Edizione della manifestazione si è svolta nel mese di novembre 2015.
In particolare, l’evento si è sviluppato nell’arco di due giornate.
La prima giornata, 20 novembre, è stata interamente dedicata a un convegno che ha visto la partecipazione di giornalisti, archeologi, medici, chimici, economisti e rappresentanti degli Enti Istituzionali del Territorio che con la loro opera hanno animato la Sala “La Cella” del Museo. Il convegno, moderato dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, è stato suddiviso in due “sessioni”.
Durante le due giornate dedicate al “Vino del Tuffatore” il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è stato animato da circa 300 persone, specificando che si tratta soltanto delle anagrafiche soggette a registrazione, in un periodo di bassa stagione (novembre), di venerdì e sabato mattina.

La seconda giornata, 21 novembre (orario 09:00-13:00) si è aperta con la visita guidata dal Direttore Gabriel Zuchtriegel al Museo (10:00-11:00), cui hanno fatto seguito due differenti laboratori (11:00-12:00 e 12:00-13:00) riguardanti l’analisi organolettica del formaggio e l’analisi organolettica del vino.
Più precisamente, gli ospiti sono stati fatti accomodare nella Sala “Santuari”, dove diversi sommelier della brigata di servizio dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) Campania hanno provveduto a distribuire i calici e, successivamente, un piatto contenente cinque diverse tipologie di formaggi. In questa occasione, si sono alternate in sala le cantine partecipanti al concorso chiamate a illustrare la propria storia e i propri vini: successivamente, tutti i partecipanti, guidati da Maria Sarnataro, Delegato ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) e Delegato AIS Cilento e Vallo di Diano, hanno potuto conoscere alcune tecniche sottese alla degustazione dei vini e dei formaggi e al loro abbinamento.

Vincitore della I edizione -> Kratos, Luigi Maffini.

II EDIZIONE

La Seconda Edizione della manifestazione si è svolta sempre nel mese di novembre (11 e 12 nov. 2016).
Ha seguito le stesse modalità della prima edizione riportando ovviamente un numero maggiore di visitatori e cantine.

Vincitore della II edizione -> ex aequo Serpico, Feudi e Gillo Dorfles, San Salvatore.

Obiettivo

Il format “Il Vino del Tuffatore” nasce con l’idea di promuovere una vera e propria transizione dai singoli turismi (archeologico, ambientale, enogastronomico, ecc.) ad una forma di turismo di tipo “integrata”.
Secondo obiettivo -> accrescere il numero dei visitatori di un sito archeologico già fortemente conosciuto e destagionalizzare il territorio paestano.

Target

Visitatori italiani e stranieri interessati all'archeologia e alla gastronomia.

Risultati raggiunti

Durante le due giornate dedicate al “Vino del Tuffatore” il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è stato animato da circa 300 persone, specificando che si tratta soltanto delle anagrafiche soggette a registrazione, in un periodo di bassa stagione (novembre), di venerdì e sabato mattina. Hanno partecipato all’evento 15 cantine che hanno portato in degustazione, complessivamente, 60 vini, con più di 1000 calici che sono stati distribuiti per le degustazioni.
Si tratta di numeri molto interessanti, soprattutto per una manifestazione alla prima edizione. Inoltre, il successo numerico, accompagnato ai giudizi positivi dei partecipanti per i contenuti dell’evento e per la complessiva organizzazione, spinge senza indugio a progettare l’edizione 2016 del “Vino del Tuffatore”
II edizione
2000 visitatori – 15 cantine – oltre 400 vini durante la presentazione della guida AIS 2016-2017.